"Le idee ispirate dal coraggio sono come le pedine negli scacchi:
possono essere mangiate, ma anche dare avvio ad un gioco vincente".

Johann Wolfgang von Goethe

mercoledì 9 maggio 2012

Parola d'ordine? Baby Shower!!

Sex and the City ci insegna che c'è un unico modo per festeggiare una mamma in dolce attesa: Baby Shower, cioè la festa per la futura mamma e il piccino che nascerà, sta riscuotendo i primi successi anche in Italia.



Il Baby Shower è però una tradizione che ha un significato ben più profondo e radicato nella cultura delle Americhe (del Nord e del Sud), al di là delle sue rappresentazioni hollywoodiane.
Originariamente si trattava di un’occasione in cui le donne più anziane di una comunità o della famiglia dispensavano consigli alle giovani madri che si apprestavano a dare alla luce il loro primo figlio.
Letteralmente, la definizione baby shower si potrebbe tradurre come una “doccia di regali” destinati al bebè.
In realtà, il termine shower ha un’etimologia diversa. Si ricollega infatti al cognome del suo ideatore, Franz Schauer, un argentiere tedesco immigrato a New York, che nel XVIII secolo cercò di promuovere i lavori di sua produzione, definendoli regali ideali per i cittadini newyorkesi di ceto più elevato.
Oggi i doni che vengono offerti da parte di parenti e amiche sono vestitini, pannolini, accessori e prodotti per l’igiene e per la cura del nascituro, e la festa è un’occasione per trascorrere qualche ora insieme in allegria, scambiarsi consigli e “coccolare” la futura mamma.
Un’altra deroga recente riguarda la presenza maschile: un tempo questo era un appuntamento tutto al femminile, mentre ora, se alla coppia fa piacere, sono ammessi anche i futuri papà e relativi amici.
Non solo! Sembra stia pian piano prendendo piede anche il Baby Shower al maschile: una sorta di addio al celibato in cui, però, si celebra la paternità imminente.

In origine, il Baby Shower veniva organizzato solo in occasione dell’attesa del primogenito, ma negli ultimi anni l’usanza si è estesa anche alle gravidanze successive. Dagli Stati Uniti, questa tradizione si è diffusa inizialmente nei Paesi dell’America centrale e meridionale: in Colombia, Bolivia, Venezuela, Nicaragua, Messico, l’usanza di festeggiare la futura mamma, è ormai radicata. In India c’è una tradizione simile, anche se dal sapore più simbolico e spirituale rispetto alla versione americana, e consiste in una cerimonia che si svolge al settimo mese di gravidanza nella casa coniugale della futura mamma. I membri femminili della famiglia portano un dono e sussurrano benedizioni e frasi di buon augurio all’orecchio della festeggiata, che per l’occasione è vestita, truccata e pettinata come una sposa.
E in Europa?! Il ricevimento di fine gravidanza ha raccolto consensi crescenti nel Regno Unito e si sta facendo strada pian piano anche in Francia, Spagna e Italia.
L’idea di festeggiare prima della nascita non piace invece ai futuri genitori orientali: in Cina e in Giappone il benvenuto al bebè avviene solo quando il piccolo ha compiuto un mese.

Ma come si svolge il party in onore del bebè?
Il Baby Shower è un vero e proprio evento, con tanto di lista degli invitati, biglietti di invito, decorazioni a tema, merenda o brunch e piccolo omaggio per tutti i partecipanti.



Se si conosce il sesso del nascituro, addobbi, palloncini, tovaglie e piatti potranno essere rosa o azzurri!




Ad organizzarlo può essere direttamente la futura mamma, anche se il bon ton del Baby Shower vorrebbe che l’iniziativa venisse dalle amiche o da qualche persona a lei vicina, sollevando così la futura mamma dall’impegno dei preparativi!
In ogni caso la festeggiata dovrà essere interpellata per redigere la lista degli invitati o per ottenere la sua approvazione finale per quanto riguarda i nominativi inclusi.











Il momento clou della festa è quello della consegna dei regali (abitini, giochi, accessori vari): l’apertura dei pacchetti è accompagnata da commenti e consigli delle amiche, soprattutto di quelle che sono già mamme.
Oggi, intorno a questo evento, si è sviluppato un vero e proprio business: negli USA e anche in Europa, le aziende di prodotti per l’infanzia hanno predisposto delle liste di gadget e prodotti, simili alle liste nozze, che la futura mamma può compilare per evitare regali doppi.
Non solo. Ci sono proprio delle idee-regalo pensate ad hoc per questa occasione: la più gettonata è la torta di pannolini (i pannolini sono confezionati in modo da formare una torta a più strati), seguita a ruota da graziosi bouquet in cui si alternano rose e accessori (calzine, body, asciugamani per il bebè) ripiegati ad arte per sembrare fiori colorati.
Una cara amica le confeziona personalmente (trovate il link al suo blog tra quelli che seguo più assiduamente) e sono davvero bellissime.




Una volta scartati e commentati i doni, la festa – secondo l’usanza americana – continua con dei giochi di società “mirati”, che vedono gli invitati impegnati a indovinare il sesso del nascituro, la data in cui avverrà il parto, la circonferenza del pancione…

Il taglio della torta, rigorosamente a tema, ovvero decorata con motivi adatti all’occasione, corona il pomeriggio di amicizia e condivisione di esperienze.




California Bakery Milano


Per quanto riguarda un omaggio per tutte le partecipanti, queste potrebbero essere idee molto carine e decidamente appropriate, oltre che essere un ricordo della festa emozionante a cui le vostre amiche hanno preso parte.

Confetti

Mentine o M&M's

Confettini alla frutta


Al di là della moda americana che può piacere o meno, il fatto di ritrovarsi tra donne e creare una rete intorno alla futura mamma può sicuramente essere positivo. Con il tramonto della famiglia allargata, la donna ha infatti perso il sostegno pratico ed emotivo garantito dalle altre madri della famiglia e, soprattutto nei primi tempi dopo il parto, la solitudine può rendere più faticosa l’esperienza della maternità.
Ritrovarsi per festeggiare l’imminente arrivo di un bimbo, è un modo per rinsaldare un’alleanza tutta femminile, una condivisione che potrà rivelarsi particolarmente utile dopo la nascita. La partecipazione di parenti e amiche all’evento è infatti il segnale che ci sono delle donne intorno alla madre, donne che potranno creare una rete di sostegno nel periodo successivo al parto, sollevando (almeno in parte) la neomamma da incombenze quotidiane e faccende domestiche e permettendole così di riposare e concentrarsi sulla relazione con il proprio piccino.
È importante che l’attenzione dimostrata nei confronti della donna non si riduca fino a scomparire quando non è più in dolce attesa (e tutti si concentrano sul piccolino che è nato): l’alleanza rinsaldata in occasione di questa festa, dovrebbe accompagnare la neomamma anche dopo!
E il Baby Shower può essere proprio l’occasione, in cui parenti, amiche e vicine di casa, offrono il loro aiuto, proponendo quello che potrebbero fare per sostenere concretamente la mamma (sbrigare eventuali commissioni, fare la spesa, accompagnare all’asilo un fratellino maggiore, ecc.) favorendo così il suo benessere e di conseguenza quello del bebè.

Il Baby Shower si è fatto conoscere in Italia anche grazie al piccolo e al grande schermo.
Nell'episodio della 4° stagione di Sex and the City intitolato "Vogue. Sesso e premaman", Charlotte organizza un Baby Shower per una Miranda esageratamente restia e dissacrante su questo genere di party, con tanto di torta a tre piani fatta di pannolini.



Festa di fine gravidanza, anche nel terzo episodio di Shrek, film d’animazione per i più piccini: le principesse delle fiabe (Biancaneve, Cenerentola, la Bella Addormentata) partecipano a un party in onore di Fiona, in dolce attesa di tre graziosi orchetti. Nell’occasione Fiona riceve una serie di doni decisamente inusuali. Basti pensare che Biancaneve omaggia la futura mamma di… un nanetto, destinato a fare da baby sitter a tempo pieno. Quando Fiona ringrazia, Biancaneve risponde: “Oh, non è niente, ne ho altri sei a casa!”.




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